Il festival e la sua storia

di Marco Navone

La prima edizione del festival, con Margherita Buy, Sergio Rubini e Fabrizio Bentivoglio.
Ospiti in navigazione verso Tavolara, edizione 2019
Cinematavolara 2019: Piera Detassis, Geppi Cucciari e Alba Rohrwacher
Piera Detassis sulla barca per Tavolara

Il festival Una Notte in Italia, nato nel 1991, da un gruppo di amici innamorati dell’isola di Tavolara e del cinema, ha seguito da vicino per anni la produzione e le vicende del cinema italiano, coinvolgendo nel suo svolgimento autori ed interpreti.

Il festival ha sempre mantenuto le stesse prerogative: tanto cinema italiano, alcune volte quello più bistrattato dai circuiti di distribuzione, la stessa cornice inimitabile (Tavolara è stata definita la più affascinante arena all’aperto del mondo e vero cinema in Paradiso) e la voglia di affermare che anche un bene ambientale d’inestimabile valore come l’isola di Tavolara potesse essere fruito con proposte intelligenti che coniugassero alla perfezione tutela paesaggistica e turismo. Con uno spazio tradizionalmente dedicato al cinema sardo e in particolare ai giovani registi o ad opere significative del panorama regionale.

L’attività del festival ha sempre posto l’accento sulla valorizzazione ambientale dell’isola ed ha aiutato la costituzione di una riserva marina protetta ormai affermata nel panorama nazionale e internazionale.

Nello sviluppo del suo corso, l’evento si è arricchito con un nutrito programma di attività collaterali: fondamentali a questo proposito gli apporti di Severino Salvemini (docente dell’Università Bocconi di Milano e esperto di economia dello spettacolo che curerà la presentazione-evento di libri sul cinema); di Antonio Maraldi, direttore del Centro Cinema Città di Cesena e fondatore e presidente dei concorsi nazionali Clicciak; della giornalista ed esperta di cinema Piera Detassis e di Geppi Cucciari (insieme cureranno gli incontri con gli autori).

La manifestazione ha mantenuto fede sempre alla prerogativa di grande evento popolare, nel corso del quale pubblico e addetti ai lavori si incontrano senza filtri nella stessa barca e nella stessa platea. Si è anche dilatata la portata territoriale dello stesso che ora vede coinvolti tre comuni, Olbia, Loiri-Porto San Paolo, San Teodoro, nonché enti come L’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, il Centro Cinema Città di Cesena e Confindustria Nord Sardegna. L’evento è anche accreditato presso le università di Bologna, Sassari e Venezia per la realizzazione di tirocini.

La dimensione raggiunta dall’evento, la sua credibilità a livello nazionale e la qualità dei giornalisti e degli addetti ai lavori coinvolti ne fa uno dei festival che vantano più presenza sui media nazionali, tra quelli svolti in Sardegna, ed una vera e propria risorsa economica per il territorio.

Da anni il festival collabora in rete con altri festival cinematografici regionali uniti dalla particolarità di svolgersi tutti in piccole isole della Sardegna nel percorso Le isole del cinema.